Torrecuso

Storia

Torrecuso, incantevole borgo medioevale, offre un suggestivo panorama sul Taburno e sulla Valle del Calore. Conserva una serie di stradine che sboccano in Larghi ed in angoli pittoreschi per gli archi che spesso li delimitano, e per le caratteristiche casette in pietra che vi si affacciano ornate di scale a giorno; un centro che si è sviluppato unicamente in funzione della difesa e che per questo motivo è privo di monumenti di qualsiasi genere. Fu dominio feudale della Baronia dei Fenocchio, poi passò ai Della Leonessa, ai Caracciolo e, infine, ai Cito. Fu sempre comune autonomo e tra i secoli XVII e XVIII conseguì la sua massima prosperità. In seguito, vi si stabilì la famiglia Mellusi proveniente da Sant’Agata de’ Goti, che diede i natali ad Antonio Mellusi, definito “il gentil poeta del Sannio”.

Da visitare

La Chiesa della Santissima Annunziata, risale al XV secolo, fu costruita dall’Università di Torrecuso ed è stata oggetto di vari restauri. È a tre navate e sull’altare maggiore è raffigurata su tavola, la Vergine che riceve l’annunzio da parte dell’Angelo Gabriele; la cornice è arricchita con scene della natività, mentre in alto vi sono due statuette che raffigurano San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista. Conserva le reliquie di San Vincenzo da Saragozza portate a Torrecuso dal marchese Carlo Andrea Caracciolo. (Indirizzo: Piazza Antonio Fusco, 1)

La Chiesa di San Liberatore si trova in località San Giovanni del Monte ed è dedicata al Santo Vescovo di Ariano. Sorse come “grancia”, cioè come chiesa succursale di campagna dell’Annunziata e si presenta costruita su due livelli di epoca diversa: la grancia del XV secolo, e su questa la chiesa del XVII secolo.(Indirizzo: Località San Giovanni del Monte)

La Chiesa Parrocchiale di Sant’Erasmo risale al XIII secolo ed è disposta in tre piccole navate. Conserva diverse tele: quella sull’altare maggiore che raffigura San Filippo Neri, quella che rappresenta San Barbato e quella del martirio di Sant’Erasmo. (Indirizzo: Largo Sant’Erasmo)

Il Palazzo Cito nasce dalla trasformazione dell’antico castello a tre torri operata dall’architetto napoletano di scuola vanvitelliana Barba alla fine del ‘700 sotto il marchesato dei Cito. Il palazzo è stato restaurato e riportato al suo antico splendore nel primo decennio di questo secolo. Una sua ala è sede del Comune di Torrecuso; la parte restante ospita la filiera Enogastronomica del Sannio e l’annessa Scuola del Gusto dei prodotti tipici locali. (Indirizzo: Piazza Antonio Fusco)

Museo Enologico di Arte Contemporanea. Oltre sessanta opere ispirate alla civiltà del vino, alcune appartenenti alla mostra itinerante “Il vino si fa immagine” che, dopo aver percorso l’Italia in lungo e in largo, nella terra sannita resteranno per i prossimi trent’anni, grazie ad un accordo tra il Comune di Torrecuso e l’Associazione Città del Vino. Il museo si trova presso la sede comunale. (Indirizzo: Piazza Antonio Fusco, Palazzo Cito)

Eventi

Gennaio
• Festa di Sant’Antonio Abate
Maggio
• Festa Patronale di San Liberatore
Giugno
• Festa di Sant’Erasmo Vescovo
• Festa di Sant’Antonio da Padova
Settembre
• Vinestate
Dicembre
• I Dialoghi della Fortezza

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Ultimo aggiornamento

3 Febbraio 2022, 08:55

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