Moiano

Storia

Moiano è un paese ubicato al centro della Valle Caudina. Le prime notizie storiche documentate risalgono al X secolo, quando era un piccolo borgo della vicina Airola. Prese il nome da un “Fundus Mevianus”; le sue origini, comunque, sono contese con Bonea: il documento che supporta tale ipotesi è una pergamena del codice di Cava, datato 974. Appartenne alla nobile famiglia dei Della Leonessa, ai D’Avalos, ai Caracciolo, ai De Capua e successivamente entrò a far parte del Demanio Regio. Con la fine della feudalità, Moiano diventò comune autonomo e fu aggregato nel 1809 alla provincia di Terra di Lavoro. Entrò poi a far parte della Provincia di Benevento con l’Unità d’Italia.

Da visitare

La Chiesa di San Pietro è composta da tre navate divise da pilastri e risale al XV secolo. All’interno è ricca di notevoli altari caratterizzati da marmi policromi costruiti dal maestro marmoraro Carlo D’Adamo dal 1730 al 1741. Conserva un interessante ciclo di affreschi degli inizi del Settecento dell’architetto Tommaso Giaquinto, raffiguranti numerose scene della Bibbia; tele ad opera di Francesco De Mura e stucchi nelle tre cappelle di San Biagio, del Rosario e della Santa Croce ad opera dello scultore e regio architetto Antonimi del 1721. Nella navata destra si trova la Cappella della Madonna della Libera con pregevole statua lignea quattrocentesca con l’immagine della Santissima Vergine di color nero. La chiesa possiede, inoltre, un battistero del ‘700, di assoluta rilevanza storico artistica. Accanto alla facciata si eleva un’alta torre campanaria che termina con cuspide a “cipolla”. (Indirizzo: Via Nuova San Pietro)

La Chiesa di San Sebastiano fu fondata all’inizio del XVI secolo ma l’aspetto attuale risale al pieno XVIII secolo. Al suo interno si conserva un interessante ciclo di affreschi di Tommaso Giaquinto: “Concerto degli Angeli”, ”Storie di Mosè”, “Annuncio ai pastori” e “Cacciata dei mercanti”. (Indirizzo: Piazza San Sebastiano)

La Grotta di San Mauro è una grotta rupestre, al cui centro è situato un raccoglitore naturale di acqua piovana, vicino al quale si possono intravedere i resti di un altarino. Al suo interno, sul lato sinistro, sono presenti frammenti di un’antica pittura rappresentante la Vergine, in alto invece si può vedere il busto di Santo Menna. La grotta assume un’importante rilevanza sia da un punto di vista naturalistico che da un punto di vista storico – artistico – pittorico, in quanto la qualità e la datazione di alcuni affreschi presenti fanno presupporre che rappresentino i primordi della pittura rupestre a tematica religiosa in Campania. (Indirizzo: Località Monte Taburno)

Eventi

Marzo
• Festa di San Giuseppe
Maggio/Giugno
• Balconi in Fiore
Giugno
• Festa di Sant’Antonio
Agosto
• Il Palio dei Casali
• Festa del Panuozzo e patate al forno
Settembre
• Festa della Madonna della Libera
Ottobre
• Festa del Santissimo Rosario

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Ultimo aggiornamento

1 Febbraio 2022, 18:10

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