Turismo, i parchi naturali della Campania mete sempre più ambite

Data:
10 Maggio 2023

Turismo, i parchi naturali della Campania mete sempre più ambite

Tutte le indagini sociali sulla motivazione dei flussi turistici, evidenziano, una sempre maggiore domanda per le destinazioni “naturali” in cui la qualità dell’ambiente diventa un valore aggiunto che orienta le scelte per la vacanza e il tempo libero.

In Campania le aree protette, che coprono circa un terzo del territorio, sono mete turistiche sempre più ambite soprattutto per i tanti che desiderano il contatto con la natura e cercano di viaggiare all’insegna della sostenibilità.

Il “sistema parchi”, che raggruppa parchi nazionali, regionali, riserve, aree marine protette ed altri siti tutelati, vede crescere costantemente le presenze dei visitatori: l’osservazione e la fruizione della natura e il contatto con le culture tradizionali rappresentano infatti alcune delle motivazioni prioritarie nella scelta di una destinazione turistica.

Tre cittadini europei su dieci prediligono luoghi legati alla natura (fonte: Eurobarometro, Preferences of Europeans towards Tourism). Anche l’Istat, nel report “viaggi e vacanze 2022” fa riferimento al ritorno a livelli pre-pandemici delle visite “alle bellezze naturali” (54.9% dei viaggi estivi) nel cui ambito rientrano ampiamente le aree naturali protette della Campania.

Nel quadro di riferimento rappresentato dalla Strategia Nazionale per la Biodiversità e dal Piano Strategico del Turismo del MIBACT 2017-2022, il turismo green rappresenta un settore economico con enormi potenzialità: quella di costituire, da un lato, una fonte di impatto ambientale, e dall’altro, un modo concreto per creare fonti di reddito a partire dalla valorizzazione del Capitale Naturale e delle sue sinergie con il Capitale Culturale.

Dopo un lungo periodo di commissariamento, la Regione Campania ha investito molto negli ultimi 5 anni negli ambiti territoriali delle aree protette in termini di promozione di un turismo sostenibile.

Anche gli Enti Parco e Riserve naturali della campania stanno attuando una strategia di sviluppo territoriale che mette in luce il prezioso patrimonio naturale e culturale delle aree protette attraverso iniziative volte a migliorare la promozione dei territori e a rafforzarne la governance per una più efficace gestione della fruizione turistica.

Il turismo nei parchi necessita, tuttavia, di adeguate regole che ne garantiscano l’equilibrio con gli habitat naturali. Per questo da tempo si è impegnati nel promuovere una fruizione responsabile, oltre che ad orientare gli investimenti verso scelte sempre più ambientalmente sostenibili.

Nel Parco regionale del Taburno Camposauro l’offerta turistica è ancora poco organizzata.  Molte delle località all’interno del Parco sono oramai da anni vere e proprie destinazioni turistiche, ma non sempre hanno sviluppato prodotti di offerta connessi alla valorizzazione del Parco e a logiche di turismo sostenibile. Il 70 % di imprese turistiche attive sono legate alle attività di alloggio e soprattutto di ristorazione. Di contro va evidenziato che sul territorio sono presenti produzioni artigianali di pregio e Borghi rurali che possono arricchire il prodotto naturalistico di quel carattere identitario necessario a nutrire di contenuti di visitazione esperienziale un territorio dalle numerose vocazioni, espresse ancora solo in potenziale.

Per ciò che concerne la mia esperienza posso affermare che l’attività turistica, organizzata secondo i principi di sostenibilità, non solo è compatibile con lo sviluppo e la tutela delle “aree naturali della Campania”, ma anche con l’azione di conservazione in “aree protette” a salvaguardia di ecosistemi, biodiversità, integrità culturale.

Questa forma di turismo è, di fatto, il trade-off che può permettere alle aree protette di essere un fondamentale volano per porre in risalto l’attrattività di numerose realtà locali.

Tuttavia, se il sustainable tourism è facilmente interpretabile dal punto di vista teorico, non è altrettanto semplice mettere in pratica politiche per attuarlo, così come, spesso, è complesso analizzarne e verificarne l’efficacia.

In conclusione sono convinto che le aree protette della Campania possano diventare il motore di sviluppo del settore turistico delle aree interne, in virtù del fatto che queste, per le loro caratteristiche di pace, serenità, armonia con il creato, sono i luoghi ideali dove trascorrere il tempo libero e ritrovare un autentico rapporto con l’ambiente, improntato al rispetto delle regole che lo governano.

Il Presidente dell’Ente Parco Regionale del Taburno Camposauro

 

 

Ultimo aggiornamento

12 Maggio 2023, 15:13

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