Il Piano del Parco

Il territorio del Parco Regionale del Taburno Camposauro ha un’estensione di 12.370 ettari ed una popolazione di circa 35.000 abitanti. L’incontro fra uomo e natura ha portato ad una valorizzazione del territorio dell’area protetta. Da circa mille anni l’uomo è intervenuto su queste aspre montagne, sviluppando diverse attività per poter sopravvivere. Generazione dopo generazione, l’uomo ha dato vita ad un paesaggio “artificiale” caratterizzato da piccoli borghi, confermando quanto il contatto con la natura sia avvenuto senza apportare traumi al territorio. Gli abitati si sono sviluppati nel rispetto dei valori naturali ed ambientali, salvaguardando la zona dal pericolo dell’eccessiva espansione edilizia.  Il Parco del taburno camposauro è un’oasi naturalistica che nel tempo ha preservato intatte le caratteristiche di una natura incontaminata. Oggi l’Ente Parco Regionale del Taburno Camposauro, per regolamentare tutto ciò che avviene all’interno del territorio, sta provvedendo ad avviare, ai sensi dell’art. 12 comma 3 della L. 394/91 e della L.R. n.33/93 e ss.mm.ii, la redazione del Piano per il Parco. Il Piano per il Parco costituisce il principale strumento di gestione di un Parco Regionale. In particolare, il Piano per il Parco individua le attività consentite e persegue la sua funzione mediante la suddivisione del territorio amministrato dall’Ente in zone a diverso grado di protezione. Non soltanto stabilisce eventuali deroghe ai divieti generali (art. 11 comma 3 l. 394/1991), ma soprattutto disciplina l’esercizio delle attività consentite.

In tal senso, stabilisce che:

a) la tutela dei valori naturali ed ambientali (nonché storici, culturali, antropologici, tradizionali) è affidata all’Ente Parco;

b) il Piano ha effetto di dichiarazione di pubblico generale interesse;

c) gli interventi previsti nel Piano sono urgenti ed indifferibili (per cui sono immediatamente operativi gli strumenti di cui all’art. 15 l. 394/1991);

d) il Piano è sovraordinato rispetto a qualsiasi altro strumento di pianificazione mediante il meccanismo della sostituzione (“sostituisce ad ogni livello i piani paesistici, i piani territoriali o urbanistici e ogni altro strumento di pianificazione”);

e) il Piano è vincolante nei confronti delle amministrazioni tutte (anche statali o autonome o territoriali) e dei privati.

Ultimo aggiornamento

28 Novembre 2021, 16:38

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